Questa ricetta non è molto originale, anzi per niente… L’ho assaggiata la prima volta che mi sono trovata nelle langhe, devi sapere che oltre alla passione per la cucina, ho anche quella per il vino (sono sommelier, solo al primo corso, 1/3 della strada) e nei deliziosi crinali pieni di viti e tramonti mozzafiato, ho scoperto che il vino buono (scusa il gioco di parole) è buono sia da bere che da mangiare ;-)
Il Barolo è un vino prezioso, e per me è preziosa questa ricetta, esce dal mio ricettario personale, quel libricino in cui scrivevo le ricette prima di avere un blog, ora non lo uso più ne ho uno pieno di appunti e post di amiche segnati da rifare, e idee che mi vengono, assaggiando questo o quello.
Il mio primo ricettario lo considero privato, con le ricette di famiglia, non che me le abbia tramandate tanta gente, purtroppo, ma sono quelle che ho sistemato e riprovato fino a farle diventare mie e hanno accompagnato momenti molto importanti della mia famiglia… Per esempio, questa ricetta l’ho preparata la prima volta che i miei genitori sono venuti a mangiare nella mia casa nuova. (che emozione ancora oggi, io che invito a pranzo i miei genitori :-)
Domenica volevo coccolare mio marito, sposando una commerciante ci si ritrova nelle ultime due settimane prima di Natale con la casa deserta, il frigorifero vuoto, niente nel piatto e quando capita una moglie infreddolita e innervosita che gira per casa. Che fortuna è?
L’ho postata (e quindi resa pubblica) per Eleonora, ho riletto con cura il suo contest, ho capito cosa chiede, un piatto stufato cotto lentamente con cura e amore, (un stufato…ecco il mio è un brasato quindi finirò fuori gara e la vittoria non sarà mai la mia ;-) ma ci tenevo a fargli capire che ho capito cosa intendeva, e mi ha insegnato, forse lei non se ne è neanche accorta, che questa corsa contro il tempo questo volere leggere tutto e seguire tutti non serve a niente… Per le cose belle ci vuole il giusto tempo, bello lungo.
Per festeggiare il compleanno di Burro e Miele anche.
Per l’ultima Domenica da dedicare a mio marito anche.
Questa ricetta la dedico ad entrambi.
Questa ricetta, è una perla, ma parte dall’acquisto degli ingredienti, tutti da ricercare con cura mi raccomando !!! Ma è tanto facile quanto lunga da preparare… Quindi se devi fare bella figura è la ricetta giusta.
BRASATO AL BAROLO
ingredienti (per 4 persone)
- 1,2kg di pernice di manzo ( meglio la punta, che è più tenera, frollita al punto giusto; se il tuo macellaio non ce l’ha, fattela procurare, non fare danni sbagliando il taglio della carne)
- 1 bottiglia di Barolo (+ 1 da bere con il brasato ;-)
- 50gr di burro
- 1 bicchierino di cognac
- brodo di verdura
- 1 cipolla dorata grande
- 2 spicchi di aglio
- 2 canne di sedano
- 1 carota
- 5 chiodi di garofano
- 2 bacche di pepe nero
- 1 foglia di alloro
- 1 rametto di timo
- farina
Lava la verdura, pela la cipolla, taglia il tutto a tocchi grandi e mettili in una bella ciotola grande, aggiungi il tuo pezzettone di manzo, le erbe aromatiche, i chiodi di garofano e le bacche di pepe.
Coprite tutto con la bottiglia di Barolo, coprite la ciotola con la pellicola e mettetela a riposare nel frigorifero per 12 ore (se la carne non è del tutto coperta dal vino, girala di tanto in tanto).
Prendi una casseruola grande(quanto il tuo pezzo di manzo), trita fine tutte le verdure, con il coltello, e mettile a rosolare con il burro nella tua casseruola, fino a che saranno leggermente dorate e la cipolla trasparente.
Filtra la marinatura, e ovviamente tienila a portata di mano. Prendi il manzo tamponalo con la carta da cucina, e infarinalo per bene da tutti i lati.
Quando le verdure con il burro saranno pronti, prendi il manzo infarinato aggiungilo alla casseruola e fallo rosolare per bene in tutte le direzioni, è il passaggio più importante, deve essere dorata da tutti tutti i lati, quindi con 2 palette, (non usare ne pinze ne forchette e nemmeno forchettoni) lasciala in una posizione 2-3 minuti, poi girala, io ho contato almeno 6 giri per passare dappertutto.
Ora che tutto è dorato aggiungi il cognac e lascialo evaporare tutto.
Bene ora è quasi fatta, aggiungi il Barolo della marinatura, che nel frattempo sarà diventato temperatura ambiente, tutto.
Metti il coperchio e lascia cuocere per 3-4 ore. Nel frattempo scalda il brodo e continua a controllare il tuo manzo, giralo di tanto in tanto e quando il vino comincerà ad evaporare e restringersi aggiungi un mestolino di brodo.
Ci vuole molta cura e attenzione, vedrai il tuo manzo rimpicciolirsi piano piano, ma in compenso la casa sarà completamente invasa dal profumo del brasato.
Quando è pronto, sistema la carne al caldo, io la metto in una teglia riscaldata, lo copro con un foglio di carta stagnola e lo infilo in forno con accesa solo la lucetta.
Il fondo di cottura del brasato sarà un sughetto denso e pino di pezzettini di verdura. Frullalo con il minipinner e se ti sembra troppo denso unisci un pochino di brodo.
Servi il Brasato al Barolo affettato con abbondante salsa sopra ad ogni fetta.
I miei appunti
A tutti piace la salsa del brasato liscia, passata con il minipinner, io invece l’adoro così al naturale con le verdurine super cotte intrise del sapore del Brasato e del vino, una volta puoi provarlo così!
POLENTA DI STORO
Cosa c’entra Storo con le Langhe? Niente, Ma io questo piatto lo preparo sempre così, con la carne morbida e gustosa e la polenta rustica e dal sapore intenso di mais… e così ti spiego come si fa la polenta con la farina gialla di Storo… Che si fa come le altre (tranne le ultrarapide).
ingredienti (per 4 persone)
Metti a bollire in un paiolo di rame l’acqua, se non ce l’hai usa un’altra pentola, appena bolle aggiungi il sale, e la farina di mais a pioggia, lentamente e mescolando continuamente con una frusta a mano, lasciala cuocere continuando a mescolare, quando sarà difficile, cambia la frusta con un bel cucchiaio lungo di legno. Continua così fino a che è cotta.
I miei appunti
Un trucco, a volte l’acqua non basta la polenta è densa ma non ancora cotta, quindi tieni un pentolino di acqua bollente a fianco del tuo paiolo così se ti capita aggiungerai un paio di mestoli di acqua.
Con questa ricetta partecipo al contest di Burro e miele, Lo Stufato che ha organizzato in collaborazione con Gualtiero Villa e teatro 7.