Sono tornata da Merano, oggi riguardando le fotografie ho pensato di raccontarvi dello strano “corso” a cui ho partecipato, già il titolo era un po’ strano… corso di cottura del pane.
Io pronta per impastare le particolarissime farine che hanno in Alto Adige costringo mio marito a portarmi in un bellissimo maso a 1100mt di altitudine il maso holznerhof, arrivati lassù scopriamo che la maestra non parla italiano o meglio sa dire solo e continuamente “io parlo poco italiano” e il pane era già pronto!!! Si non si impastava ne si infornava ma si guardava questa amabile signora infornare il pane.
A gesti e con tanta pazienza (soprattutto della signora ) siamo riusciti a scoprire la ricetta, che non ho ancora provato!!!
Pagnotte doppie ( La dose per tutti i pani che vedete!!!)
In una terrina mescolate 1 kg di farina bianca e 500 gr di acqua e lasciatelo riposare per almeno un giorno, anche due.
Mescolare il composto e aggiungere 1,5kg di farina e 1,5kg di farina di segale, 4 cubetti di lievito di birra sciolto con un poco di acqua, 30 gr di sale e 30 gr di spezie miste (anice, cumino, semi di finocchio, erba zingara e coriandolo) aggiungere acqua fino a che diventerà un impasto soffice, lasciate riposare 20 minuti, formate delle piccole pagnotte e appoggiatele su di uno strofinaccio infarinato e appoggiatele accoppiate, lasciate riposare circa 2 ore in un posto tiepido.
Infornate in forno a 250° per circa 20 minuti, è pochissimo però l’ho visto, sfornate e lasciate raffreddare su di un tagliere.
Allo stesso impasto potete anche aggiungere uva passa e noci e potete ottenere questo, la forma del pane è più grande.
Effettivamente cuocere il pane a regola d'arte non è così semplice e un corso non ci starebbe affatto male, anche se può suonare strano. A me non viene mai con la crosta bella croccante come vorrei, o meglio perde subito croccantezza appena freddo e non capisco dove sbaglio! Curiosa la lavorazione di questo pane ma il risultato sembra davvero fantastico. Un bacione, buona giornata
RispondiEliminaAl di là della ricetta, credo che sia stato bello per te assistere a un rito così antico..
RispondiEliminaCiao care,
RispondiEliminaè stato molto bello entrare in questa cucina di altri tempi e cuocere il pane, il profumo e il sapore di quel pane erano unici, per la sua unicità però il corso di cottura era finalizzato a questo strano tipo di pane, la signora sapeva che era pronto sentendo il profumo!!! Bello però vedere i gesti naturali di chi cuoce il pane quasi tutti i giorni, quasi un rituale a cui è stato bello partecipare.
Un bacio.
ciao Cinzia!!! intanto grazie per la visita!! poi volevo dirti che mi sono unita con piacere anche io al tuo blog cosi non perdo le novità e vorrei invitarti a partecipare al concorso del mio blog se ti va il link è
RispondiEliminahttp://diariodellamiacucina.blogspot.com/2010/08/un-nuovo-traguardo-e-una-sorpresa-per.html
per il tuo pane... bhe bhe!! che dire.. almeno la signora sapeva una frase di senso compiuto in italiano.. quando sono stata in viaggio di nozze un tipo di un negozio sapeva dire solo" ah si si.. ok ok" Namo bene!!! ehhe.. Certo che sicuramente la cottura vederela o farla li rispetto che a casa è parecchio diversa.. io ho una zia che ha il forno a legna e devo dire che anche il sapore di quello che cuoce è diverso da quello cotto nel forno tradizionale!!! comunque credo proprio sia una bella esperienza vero?? :-)
Il pane: questa meraviglia.
RispondiEliminaIo ancora devo fare pace coi lieviti di birra, ma prima o poi mi metterò di buzzo buono.
Certo il corso magari non era come te lo aspettavi, ma credo sia stata un bella esperieza lo stesso...
credo che comunque sia stao interessante questo corso e che bel pane davvero.
RispondiEliminabacibaci.
Che bella esperienza Cinzia! NOn oso pensare al profumino che si sprigionava, da svenimento! Proverò questa ricetta, magari con le dosi ridotte. . . Baci!!!
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